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Questo articolo esamina la progettualità alla base della martirizzazione dei fratelli Mattei, e analizza l'impiego della memoria dei martiri, declinata in un processo di memorizzazione antagonistico nel conflitto politico.In 2004, Rossella Biscotti daubed the phrase ‘La cinematografia è l’arma più forte’ (cinematography is the strongest weapon) in black paint on the walls of the Fondazione Olivetti in Rome.
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L'appropriazione dell'evento continua ancora oggi i gruppi neo-fascisti usano la memoria per crearsi un'eredità martirologica attraverso la quale propongono una continuità col periodo fascista. Una campagna di disinformazione e un processo giudiziario fallito contribuirono ulteriormente alla ghettizzazione della memoria.
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La direzione del MSI ha immediatamente rappresentato la tragedia come martirio politico, e ha unito la sua comunità politica nel lutto. Una delle notevoli tragedie di quel periodo avvenne a Roma il 16 aprile 1973, quando Stefano e Virgilio Mattei (figli del segretario locale del Movimento Sociale Italiano, MSI) persero la vita in un rogo appiccato dentro la loro casa familiare. La memoria del lungo decennio di violenza politica (i cosiddetti ‘anni di piombo’) continua a far parte dell'antagonismo neo-fascista-antifascista nell'Italia contemporanea. It also considers the subsequent antagonistic approach to remembering adopted by neofascist groups in commemoration of the Mattei brothers following the dissolution of the MSI in 1995, and the ongoing incorporation of the brothers’ memory into fascist martyrology dating back to Mussolini's regime. This article examines the subsequent construction of a counter-memory by the MSI leadership, who immediately cast the attack as a party tragedy and the deaths as martyrdom. In the wake of the attack, a campaign of misinformation and a failed judicial process created an incorrect but dominant narrative that implicated the MSI in the fire that killed Stefano and Virgilio. One of the most notable tragedies from that time occurred in Rome on 16 April 1973, when Stefano and Virgilio Mattei (sons of a local leader of the Movimento Sociale Italiano, MSI) died in an arson attack on the family home. Memory of the period of political violence known as the anni di piombo continues to form part of the neofascist-antifascist antagonism in contemporary Italy.
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